PROGETTO INDIVISIBILE

Trasparente, sensibile, esplicativo, sono tre aggettivi che descrivono pienamente il progetto “Indivisibile”, uno spettacolo colmo di empatia tra teatro e attualità.

Troppo spesso il genere femminile si trova in situazioni di disparità rispetto al genere maschile, troppe donne, ragazze e signore si ritrovano a dover combattere contro situazioni terribili. La violenza, ormai, si è propagata e si è espansa, fino ad arrivare a livelli di crudità estrema; ogni giorno muoiono, o subiscono aggressioni, migliaia di donne e il mondo sembra rimanere del tutto indifferente a questa dolorosa verità.

Il progetto “Indivisibile” ci ha mostrato con limpidità diretta il mondo circostante, rivelando che una percentuale elevatissima di donne, anche con vite molto diverse, ha in comune almeno una storia di violenza fisica, psicologica, domestica o economica.

Durante questa attività teatrale abbiamo potuto ascoltare quattro differenti storie di quattro diverse donne: una ragazza vittima di violenza verbale e sessuale da parte del proprio maestro di teatro; una signora sulla cinquantina che ha subito sexting attraverso una foto scattata dal compagno che questa volta sembrava “diverso” da tutti gli altri uomini; una bambina di appena dodici anni vittima di abusi da parte dello zio di cui si fidava, e una madre che ha perso la figlia, vittima di femminicidio da parte del compagno.

Tutte loro sono legate dalla violenza: storie incredibili, amare, dolorose tanto per chi le ha vissute, quanto per chi le ha viste o ascoltate; forse, in fondo, storie anche già sentite e che non hanno avuto una giustizia all’altezza del dolore e del disagio provato dalle vittime. Come episodi archiviati, migliaia di casi simili a questi vagano per il mondo urlando in silenzio senza essere sentiti. E del resto non è facile far sentire la propria voce e denunciare queste brutalità, dal momento che, quando una donna prova a ottenere giustizia per i soprusi subiti, la vittima diviene colpevole e spesso vengono giustificate le violenze subite, perché provocate da atteggiamenti bollati come “provocanti”  “esibizionisti” o “avventati”.

Grazie al progetto “Indivisibile”, tutte le classi seconde dell’istituto Luosi Pico hanno potuto godersi uno spettacolo strabiliante e unico nel suo genere, che ci ha emozionato nel profondo, facendo breccia anche nei cuori più corazzati, strappando lacrime di sentito dolore, poiché è impossibile rimanere indifferenti a tali ingiustizie; ma, oltre alla bellezza violenta di questi racconti, ci sono messaggi importanti che è necessario trasmettere ai giovani e alle nostre generazioni future, per condurli al rifiuto di ogni tipo di abuso, che sia subito su donna come su uomo, per una società dove si possa smettere di avere paura.

“La violenza contro le donne non è solo un problema delle donne, è un problema di tutta la società.”Ban Ki-moon

Campagnoli D. classe 2CL

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